Come faccio a portare a termine quello che mi impongo?

by - ottobre 20, 2019

Qualche giorno fa, mi è stata fatta una domanda molto importante e a cui ci tengo a rispondere con un post più approfondito anche qui sul blog.

"Programmo accuratamente giorno per giorno lo studio, però poi riesco a portare a termine metà delle cose che mi sono prefissata, mi demoralizzo, mi viene l'ansia, mi viene sempre meno voglia di studiare. Come fare per vivere più serenamente il tutto e portare a termine quello che mi impongo? "

Questi sono i consigli che ho messo in pratica da cui potete prendere spunto e "aggiustare" in base alle vostre esigenze.

1. Suddividere gli impegni in base alle priorità. Lo so che abbiamo sempre mille cose da fare e che ci sembrano tutte di ugual importanza, ma non è così. Ad esempio (banale ma per rendere l'idea), in appartamento è il mio turno delle immondizie, appena vedo un sacchetto pieno mi prendo un appunto che il giorno dopo appena vado a prendere l'autobus butto via il sacchetto visto che passo davanti ai bidoni. 2 eventi, sviluppati in un unico momento: #timesaving.

2. To do list NON troppo lunghe. Purtroppo, abbiamo solo un certo numero di ore a disposizione, il tempo non è infinito. Dopo aver selezionato gli impegni inderogabili e importantissimi, metterli in cima alla lista.

3. Categoria: se ho tempo. Per evitare di demoralizzarsi se non si portano a termine tutti gli impegni, mettere nella to do list gli impegni che ASSOLUTAMENTE bisogna portare a termine ma essendo realisti. Sotto la sezione "se ho tempo" posizionare eventi/impegni che possono aspettare uno, due giorni se non di più.

4. Cosa studio prima?. Questa è una domanda molto difficile a cui rispondere. Ho adottato questa tecnica da quanto frequento l'università, ma se ci avessi pensato prima, forse avrei vissuto più serenamente anche certi periodi delle superiori. Generalmente seguo 3 corsi al semestre (fino ad ora) e stilo un'ordine di importanza della materia. Al primo posto posiziono sempre la materia che ha più CFU, cioè quella che peserà di più sul mio voto di laurea, oppure quella in cui ho più difficoltà o quella con l'esame più difficile. Al secondo posto posiziono un'altra materia importante, in cui faccio un po' fatica, ma non troppo. In ultima posizione, mette sempre l'esame più semplice che non è solitamente quello che ha meno carico di studio, ma quello che a livello di concetti mi risulta più semplice oppure dove ci impiego meno tempo a fare gli schemi per gli esami.

In base alla posizione nella graduatoria, mi porto subito in pari con gli schemi o li posticipo a momenti in cui sono più stanca. 

Ad esempio, questo semestre seguo chimica fisica I, matematica II, chimica analitica II.

In ordine di importanza:
1. chimica fisica I, perchè ci sono tantissime dimostrazioni e concetti da imparare
2. matematica II, tantissimi concetti da imparare
3. chimica analitica II, solo concetti da memorizzare (non serve capire).

Ogni giorno faccio nel pomeriggio chimica fisica per poterla capire essendo difficile, la sera e nei weekend mi dedico a matematica e nelle pause a chimica analitica.

5. Siamo umani. Questo è un aspetto che tendo a sottovalutare molto spesso. Ci sono giorni in cui mi sento totalmente disorganizzata oppure completamente indietro sulla mia tabella di marcia per lo studio. In quei giorni me la prendo con me stessa e studio in continuazione fino all'esaurimento. Questo mi porta a raggiungere uno stato di esasperazione totale che provoca una serie di pensieri negativi. Dobbiamo renderci conto che siamo persone umane e spesso ci sono fattori che posso influenzare la nostra produttività. Per questo motivo non abbatterti se non riesci a portare a termine tutto, domani è un altro giorno o la settimana prossima andrà meglio.


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