Se mi seguite su Instagram, ormai avrete già capito che l'ansia fa parte della mia vita da sempre. Ho visto che molti di voi si sono rivisti un po' nella mia situazione e ho deciso di creare questo piccolo spazio nel mio blog sotto forma di diario per parlare di come io viva questa "situazione". Probabilmente per molti di voi sembrerà un'esagerazione, ma per altri sarà confortante leggere parole che rispecchiano la propria situazione.
Purtroppo per chi come me soffre di ansia perenne, sa perfettamente che non è una situazione psicologicamente facile da vivere.
Secondo i miei ricordi, ho iniziato a soffrire così tanto di ansia quando ho iniziato le superiori, per la precisione, per chi non mi conoscesse ancora, l’istituto tecnico. Il primo anno per me è stato disastroso, tanto che l’ho vissuto proprio male.
L’ansia è iniziata quando mancava poco all'inizio del mio primo anno di superiori perché dalle medie era un grandissimo cambiamento e il tipo di scuola che avevo scelto mi metteva una certa soggezione. Non sapevo cosa aspettarmi, non sapevo se fosse la scuola per me e soprattutto non sapevo se ce l’avrei fatta in una scuola così impegnativa.
Il primo anno di superiori è stato un grande ostacolo da superare. L'ansia di non essere all'altezza mi aveva chiuso lo stomaco tanto da non riuscire a mangiare. Ero così abituata a sentirmi così che non mi ero accorta di stare fisicamente male. Questa situazione, per fortuna momentanea, era dovuta sicuramente al clima poco felice che vivevo ogni giorno a scuola. Passati i primi mesi ed iniziato il secondo quadrimestre, ho capito (più o meno) come ridurre, almeno un po', quest'ansia che mi attanagliava lo stomaco.
Ho capito che la cosa che mi metteva più soggezione era sicuramente come apparivo davanti agli occhi degli altri, volevo sempre fare bella figura o semplicemente non volevo essere "presa di mira". Da quel momento ho iniziato a lavorare molto su me stessa, perché è importante come ti vedi tu e non come ti vedono gli altri.
Molte volte, ma direi anche sempre, l'ansia è soltanto una questione di "testa", o meglio psicologica. Come in questo caso, ho analizzato i momenti in cui sentivo che mi si chiudeva lo stomaco, il cuore a mille e cercavo di capire quale fosse stata la causa.
Per capire come risolvere, non dico completamente, ma un buon 60/70% questo problema, è capire qual è la fonte di questo disagio e iniziare a lavorarci dalle basi.
La prima cosa che ho fatto, dopo aver capito quale fosse la causa di questo malessere, ho iniziato con piccoli passi, a rendermi più sicura di me stessa. Un esempio banale, è stato dire di no quando non volevo fare qualcosa quando prima dicevo sì solamente per non fare storcere il naso alle altre persone.
Ricordate che è importante come voi vi vedete e non come vi vedono gli altri. Questo concetto mi ha permesso di scegliere me e i miei valori in moltissimi casi.
Purtroppo per chi come me soffre di ansia perenne, sa perfettamente che non è una situazione psicologicamente facile da vivere.
Secondo i miei ricordi, ho iniziato a soffrire così tanto di ansia quando ho iniziato le superiori, per la precisione, per chi non mi conoscesse ancora, l’istituto tecnico. Il primo anno per me è stato disastroso, tanto che l’ho vissuto proprio male.
L’ansia è iniziata quando mancava poco all'inizio del mio primo anno di superiori perché dalle medie era un grandissimo cambiamento e il tipo di scuola che avevo scelto mi metteva una certa soggezione. Non sapevo cosa aspettarmi, non sapevo se fosse la scuola per me e soprattutto non sapevo se ce l’avrei fatta in una scuola così impegnativa.
Il primo anno di superiori è stato un grande ostacolo da superare. L'ansia di non essere all'altezza mi aveva chiuso lo stomaco tanto da non riuscire a mangiare. Ero così abituata a sentirmi così che non mi ero accorta di stare fisicamente male. Questa situazione, per fortuna momentanea, era dovuta sicuramente al clima poco felice che vivevo ogni giorno a scuola. Passati i primi mesi ed iniziato il secondo quadrimestre, ho capito (più o meno) come ridurre, almeno un po', quest'ansia che mi attanagliava lo stomaco.
Ho capito che la cosa che mi metteva più soggezione era sicuramente come apparivo davanti agli occhi degli altri, volevo sempre fare bella figura o semplicemente non volevo essere "presa di mira". Da quel momento ho iniziato a lavorare molto su me stessa, perché è importante come ti vedi tu e non come ti vedono gli altri.
Molte volte, ma direi anche sempre, l'ansia è soltanto una questione di "testa", o meglio psicologica. Come in questo caso, ho analizzato i momenti in cui sentivo che mi si chiudeva lo stomaco, il cuore a mille e cercavo di capire quale fosse stata la causa.
Per capire come risolvere, non dico completamente, ma un buon 60/70% questo problema, è capire qual è la fonte di questo disagio e iniziare a lavorarci dalle basi.
La prima cosa che ho fatto, dopo aver capito quale fosse la causa di questo malessere, ho iniziato con piccoli passi, a rendermi più sicura di me stessa. Un esempio banale, è stato dire di no quando non volevo fare qualcosa quando prima dicevo sì solamente per non fare storcere il naso alle altre persone.
Ricordate che è importante come voi vi vedete e non come vi vedono gli altri. Questo concetto mi ha permesso di scegliere me e i miei valori in moltissimi casi.