Il primo giorno di università del secondo anno

by - ottobre 01, 2019

30 settembre 2019

Il primo giorno di università del mio secondo anno da studentessa di chimica. Leggerlo così forse fa più effetto rispetto a viverlo. Sembra un sogno, una parentesi della mia vita che presto avrà una fine. Scriverlo, dirlo ad alta voce, rende tutto più reale. 

Se la gente mi chiedesse:" com'è stato il tuo primo giorno al secondo anno?". La mia risposta sarebbe:"non lo so". Mi sembra di vivere in una bolla. Ormai questa è diventata la mia quotidianità che non mi ha suscitato nessuna grande emozione. Rimane sempre la corsa il primo giorno per prendere i posti migliori, perché il posto che ti scegli il primo giorno, sarà tuo per il resto dell'anno in dipartimenti dove il numero degli studenti è ridotto.

Se dovessi analizzare le mie emozioni, vi direi che forse non ho provato nulla. Come dicevo prima, ormai questa è diventata la mia quotidianità e viverla nuovamente non ha suscitato nulla se non la poca voglia di alzarsi presto al mattino.


Tanti parlano di quanto sia bello il primo giorno di ogni anno scolastico o accademico che sia, ma per me ha smesso di essere così. Forse mi trovo così a mio agio nelle vesti da universitaria che ormai per me è normale.

Sicuramente è stato bello rivedere quei compagni affezionati che si sono persi un po' durante l'estate. Oserei dire bello anche iniziare nuovamente a studiare, perché nella vita non si smette mai di imparare e la nostra voracità di informazioni non sarà mai sazia.

Il primo giorno è sempre un punto interrogativo. E' il giorno che decreta l'inizio di una nuova avventura, di un nuovo anno e si parte sempre con "i buoni proposti". I miei sono sicuramente:

1. iscriversi in palestra;
2. fare gli schemi di volta in volta;
3. studiare mano a mano senza trovarsi all'ultimo.


Vi terrò aggiornati sui progressi.


E  i vostri quali sono?


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